Thursday, August 21, 2014

Che cosa vuole dire innamorarsi?

italian_flag.jpg C’è sempre qualcosa di sfuggente e indefinibile nell’amore, sul perché nasce, finisce o dura. Cosa ci vuole quindi per innamorarsi? Molto poco. E non ha che fare con la persona in questione ma con noi stessi. Con la nostra disponibilità a cambiare, lasciarci andare, partire, osare, rischiare.

di Brunella Gasperini (Psicologa)

Che cosa vuole dire innamorarsi? Di amore si scrive molto. Miti, leggende, poesie, canzoni, storie, manuali, pozioni, studi ce lo presentano in modo diverso. Forse però solo gli artisti, gli scrittori, i poeti sanno raccontarlo veramente. Perché dal punto di vista scientifico, pur esistendo numerose teorie, ancora non si è riusciti a saperne molto.

Le nuove scoperte nel campo della scienza delle relazioni tentano di spiegare i meccanismi che sottendono questa tensione al fine di impadronirsi del controllo della nostra vita amorosa, individuare, perché no, tecniche per costruire e rafforzare questo tipo di affetto. Ma c’è sempre qualcosa di sfuggente e indefinibile nell’amore, sul perché nasce, finisce o dura.

L’innamoramento resta un’esperienza unica e sconvolgente, fortunatamente ripetibile, quasi una follia, una scoperta, un evento esplosivo, straordinario che trasforma tutto il nostro il mondo. Una carica, una maturazione, una motivazione.
Dal punto di vista del vissuto, innamorarsi vuol dire ritrovarsi coinvolti, eccitati e preoccupati per qualcun altro. Desiderosi di averlo vicino, di toccarlo, di ascoltarlo, un’attrazione che di solito coinvolge anche aspetti sessuali. Un desiderio di condividere con questa persona emozioni, esperienze, pensieri, piccole cose. Diventare intimi. Una follia quasi. Un magnetismo che ci indirizza verso una persona che diventa la Persona. Una malattia alle volte, una fissazione della quale non riusciamo a liberarci. Passione, gelosia, sogni, possono rendere la vita meravigliosa oppure complicata e infelice.

Siamo attratti da qualcuno che non è visto per quello che è realmente ma è un’immagine, una proiezione che trascende gli aspetti esteriori. Secondo alcune teorie l’innamoramento si riconduce ad esperienze del passato, alle prime relazioni, parte di lì ma è da considerarsi anche movimento in avanti, un’energia che ci evolve.

Anche se non c’è niente che distingue un adolescente da un adulto o un anziano innamorati, l’amore è preso sul serio solo quando coinvolge adulti in età fertile, altrimenti appare fuori luogo, ridicolo o banale.
Spesso pensiamo che il nostro amore sia speciale e che durerà per sempre, anche se sappiamo che non è possibile. In effetti la passione romantica dura solo qualche anno, se va bene. Se il rapporto dura il sentimento matura in qualcosa di altrettanto importante ma sicuramente meno eccitante.

Siamo un giorno disperatamente innamorati di una persona e mesi dopo lo siamo per un’altra. Spesso ci sembra impossibile ritrovare i motivi dell’amore precedente. E a volte quella persona ci disgusta. Ma come abbiamo potuto amarla? Si tende a minimizzare la passione passata, la neghiamo, è “vera” solo quella attuale.
Abbiamo pensieri autodistruttivi in caso di rifiuto, abbandono, e ci ritroviamo pieni di slancio e di vita poco dopo, quando ci innamoriamo di nuovo. Perché innamorarsi ci dà vita, movimento, energie inaspettate.
Ci si innamora in modo rapido, improvviso a volte. Si parla di amore a prima vista. In inglese si definisce cadere in amore (fall in love) proprio perché è un po’ come precipitare, sprofondare, perdere il controllo. Spesso succede nel momento sbagliato – si dice – o verso la persona sbagliata. Ma niente è volontario nell’amore. E niente è per caso, o forse c’è anche un pò di questo nelle trame dell’amore.
Alcune persone si innamorano continuamente, altre sostengono che si possono avere numerose relazioni ma solo un amore. Oppure succede di legarsi, in modo diverso, a più persone contemporaneamente. Forse solo uno è “vero” amore, forse l’amore ha più volti. Sicuramente in una vita intensa, lunga e densa di esperienze è difficile che ci sia un unico amore.

A volte qualcuno ci entra in testa, non si sa perché, capita addirittura con sconosciuti. Storie senza sostanza, fondate sul nulla. Eppure così vive dentro di noi. Ma innamorarsi non vuol dire avere una relazione. Significa muovere un sentimento dentro di sé. Così come succede quando una ragazzina si innamora del suo divo preferito. Il suo sentimento è considerato di poco conto, eppure ha la forza di un amore, anche se non può concretizzarsi e durare.
È possibile innamorarsi di una foto, di un’immagine. Non è raro che succeda sui social network. Sono sentimenti anche questi. Può succedere di innamorarsi di una persona molto lontana da noi come modo di essere. Perché innamorarsi è inaspettato e fuori da ogni logica. “A me non può accadere” si dice a volte e invece può, perché alla fine non ci conosciamo così bene come crediamo.
Cosa ci vuole quindi per innamorarsi? Molto poco. E non ha che fare con la persona amata ma con noi stessi. Con la nostra disponibilità a cambiare, lasciarci andare, partire, osare, rischiare. Con le nostre energie interiori, pronte ad iniziare di nuovo. Con la nostra creatività e capacità di lasciarci alle spalle esperienze sfruttate, dalle quali non sappiamo più prendere niente. Con la nostra possibilità di rinascere.